«Ricordare è come un po’ morire». La musica di Ennio Morricone nel film Una pura formalità di Giuseppe Tornatore

Abstract: («Remembering is a bit like dying». Ennio Morricone’s music in A pure formality by Giuseppe Tornatore) Giuseppe Tornatore defines A pure formality (1994) as a turning point in his filmography. It is in fact a film unusual for his style, with special regard to the theme. One night a murder is committed and the great writer Onoff (Gerard Depardieu) is found in a state of confusion. The man, brought to the local police station, is questioned by a police detective (Roman Polanski), but seems not to remember the recent events of his life. Only with the advancement of interrogation, amid pressing questions, he will regain his memory. My paper aims to consider this last point of the story, the memory effort of the protagonist, by focusing not only on the events staged, but also on the function of the music by Ennio Morricone. The music plays indeed a decisive role in the film, suggesting some particular moods, otherwise impossible to represent: the enigmatic atmosphere that surrounds the characters, the state of restlessness of the protagonist, the paradoxical misunderstanding of the arrest ar all exalted by the music of Morricone, which moves from the idea that «absence of memory = absence of tonality». A music initially formal and dissonant hides short melodies that surface slowly and make up the main theme of the film. The voice of Depardieu sings a lyric (text by Tornatore) that reveals the mystery: «Remembering is a bit like dying, you know it now»

Keywords: Morricone, Tornatore, Soundtrack, Remembering, A pure formality.

Riassunto: Giuseppe Tornatore ha definito Una pura formalità (1994) come un punto di svolta della sua filmografia. Si tratta infatti di una pellicola insolita per il suo stile, soprattutto se si rivolge lo sguardo al tema affrontato. Nella notte in cui è stato commesso un omicidio, un ispettore (Roman Polanski) deve indagare sul ritrovamento in stato confusionale del grande scrittore Onoff (Gerard Depardieu). L’uomo, condotto in commissariato, sembra però non ricordare gli ultimi avvenimenti che lo riguardano. Solo con l’avanzare dell’interrogatorio, fatto di domande sempre più incalzanti, avverrà un pieno recupero della memoria. Il contributo vuole soffermarsi su questo aspetto della vicenda, indagando proprio il faticoso sforzo rammemorativo del protagonista. E vuole farlo non solo concentrandosi sui fatti messi in scena, ma anche sulla funzione della musica di Ennio Morricone, che nel film ha il compito non semplice di suggerire allo spettatore alcuni particolari stati d’animo, altrimenti impossibili da rappresentare. L’atmosfera enigmatica che avvolge i personaggi, lo stato di inquietudine in cui versa il protagonista, il paradossale equivoco del fermo, sono tutti elementi esaltati dalla musica di Morricone, la quale partendo dal principio «assenza di memoria = assenza di tonalità», svolge un ruolo determinante. Una musica inizialmente formale e dissonante nasconde brevi incisi melodici che riaffiorano lentamente, andando infine a costituire il tema principale del film. Su testo dello stesso Tornatore la voce di Depardieu canta una lirica che svela il mistero: «Ricordare è come un po’ morire, tu adesso lo sai».

Parole chiave: Morricone, Tornatore, Colonna sonora, Ricordare, Una pura formalità.

Sectiune
Muzică și teatru
Pagina
296
DOI
10.35923/QR.09.03.24