La rappresentazioni dei protagonisti nei romanzi storici Ettore Fieramosca e Niccolò de’ Lapi di Massimo d’Azeglio dalla prospettiva della formazione dell’identità nazionale

Abstract: (The representations of the protagonists in the historical novels Ettore Fieramosca and Niccolò de' Lapi by Massimo d'Azeglio from the perspective of the formation of national identity) Ettore Fieramosca (1833) and Niccolò de' Lapi (1841) are d'Azeglio's first historical fictions with which he wanted to boost Risorgimento aspirations. The present work aims to examine the common features and the differences of the protagonists of the two novels to identify the personal characters that d'Azeglio considered essential for the formation of the national identity of the Italians. Ettore Fieramosca becomes one of the duelling knights of the duel of Barletta. He is a young soldier who embodies the virtues of chivalry: the story takes place during the Franco-Spanish war in 1503, after the French soldier La Motta insulted the honour of the Italians. In contrast, Niccolò de' Lapi is an old man of almost 90 who is no longer able to fight actively against the foreign invasion, but who keeps alive the memory of the freedom of the Florentine Republic. My hypothesis is that, despite the differences in age, profession and mentality of the two characters, and the differences in historical and political context, d'Azeglio wanted to offer through the protagonists the same model for the Italian Risorgimento society to follow and to draw attention to the importance of the role that national identity had to take in the new society. Despite the fact that d'Azeglio's historical novels propose different themes (1503 Southern Italy, 1529 Florence, etc.), they have a common thread of orientation that links them directly and organically with the author's artistic and ideological credo, thereby contributing to the development of the historical fiction. 

Keywords: Massimo d'Azeglio, Ettore Fieramosca, Niccolò de' Lapi, national identity, character representation.

Riassunto: Il Ettore Fieramosca (1833) e Niccolò de’ Lapi (1841) sono i primi romanzi storici di d’Azeglio con cui egli voleva dare spinta alle aspirazioni risorgimentali. L’attuale lavoro si propone di esaminare i punti comuni e le differenze tra i protagonisti dei due romanzi, per poter identificare i caratteri personali che d’Azeglio ritenne fondamentali per la formazione dell’identità nazionale degli italiani. Ettore Fieramosca diventa uno dei cavalieri duellanti della disfida di Barletta, un giovane soldato che incarna le virtù cavalleresche: la vicenda si svolge durante la guerra franco-spagnola nel 1503, dopo che il cavaliere francese La Motta ha insultato l’onore degli italiani. All’opposto, Niccolò de' Lapi è un vecchio di quasi 90 anni che, pur non più in grado di combattere attivamente contro la conquista spagnola, mantiene tuttavia vivo il ricordo della libertà della Repubblica Fiorentina. La mia ipotesi è che, nonostante le differenze di età, professione e mentalità dei due personaggi, e le diversità del contesto storico e politico, d'Azeglio abbia voluto offrire attraverso i protagonisti lo stesso modello da seguire per creare la società risorgimentale italiana e richiamare l'attenzione sull'importanza del posto che l'identità nazionale doveva occupare nel nuovo corpo sociale in formazione. I romanzi storici di d’Azeglio, nonostante che propongano tematiche differenti (1503: Italia meridionale; 1529Firenze, ecc.), hanno un filo comune d’orientamento che li collega direttamente e in modo organico con il credo artistico e ideologico dell’autore, contribuendo con ciò allo sviluppo del romanzo storico. 

Parole-chiave: Massimo d'Azeglio, Ettore Fieramosca, Niccolò de' Lapi, identità nazionale, rappresentazione dei personaggi.

Sectiune
Lingua e letteratura italiana
Pagina
178
DOI
10.35923/QR.10.02.15