Convegno Internazionale Comunicazione  
e Cultura nella Romania Europea (CICCRE)        
XII-a edizione, 14-15 giugno 2024,       
Università dell’ Ovest di Timişoara

La biografia.  
Nuove prospettive metodologiche, delimitazioni tematiche, casi di studio 


Circolare

La Biografia è stata per lungo tempo nella cultura europea la “via regia” dell’educazione e del sapere. Da Le Vite di Plutarco, create come modelli pedagogici individuali, a la Storia dei Papi di Loepold von Ranke, per nulla moraleggiante, ed in cui le vite dei sovrani pontefici si perdono la propria individualità, assimilate dagli ampi respiri delle epoche storiche; da l’Agricola di Tacito, monumento dedicato a non dimenticare un grande personaggio della storia romana, al Menocchio di Carlo Ginzburg, dal suo libro paradigmatico Il formaggio e i vermi, apparentemente un racconto della vita di un personaggio minore del XVI secolo; da Le Vite dei pittori di Giorgio Vasari a La Vita segreta di Salvodor Dalì, il racconto biografico sembra coprire un campo illimitato di aspettative cognitive. La biografia fu adottata da storici e filologi, filosofi e moralisti, perfino da sociologi e psicologi, che trovarono nel “metodo biografico” un leggitimo strumento di ricerca, che offre risposte nel processo di analisi dell’opera. Le creazioni artistiche nonché quelle scientifiche possono essere comprese anche dalle esperienze, dalle certezze, dalle sensibilità o dagli ideali realmente vissuti dai loro autori.

È stato spesso e giustamente notato che il principale vantaggio della biografia lo costituisce la possibilità di situare sull’asse temporale “l’oggetto” studiato, cioè da una prospettiva diacronica sulle cose, collocandole nella storicità. Tuttavia, la prospettiva biografica non fu esente da critiche e contestazioni, specialmente nella seconda metà del XX secolo. Da un lato, il paradigma sistemico e il modello di analisi hanno sostituito gli approcci storici (implicitamente quelli biografici), dall’altro le tendenze e le linee guida teoriche “critiche” hanno contestato il presunto elitismo della biografia, accusato di concentrarsi su evidenziare la vita di grandi personalità e trascurare “l’uomo basso”, le classi, o “le folli”. Inoltre, l’applicazione dei metodi quantitativi nelle scienze socio-umane, in particolare in quelle statistiche, lascia sempre meno spazio all’eccezione individuale, singolare.

La conoscenza della cultura e dello spirito di un popolo non si può raggiungere che attraverso la sua lingua. Di conseguenza, tramite un approccio educativo unificante, la cultura crea non solo la propria architettura interna, ma anche i nostri rapporti con gli altri, appartenenti allo stesso spazio, concreto e ideale al tempo stesso, della nostra dimora spirituale. Quando ad una città come Timişoara vine conferito il titolo di capitale culturale europea del 2023, questo fatto rappresenta una grande opportunità e un'apertura dentro e oltre i suoi confini, rendendo i suoi abitanti consapevoli e partecipi alla diversità culturale dell'Europa. I visitatori fanno parte a loro volta di questo progetto speciale e daranno alla città nuove dimensioni della cultura europea in generale, e di quella romanza in particolare, evidenziando, come veri e propri ambasciatori culturali, il legame tra questa città pilastro della Romania e il resto del mondo.

Tuttavia, le biografie continuano a suscitare l’interesse del pubblico. Le vite di presidenti, artisti, scrittori, geni, persino serial killer, scritte da loro stessi o da altri, continuano ad essere di interesse. Nell’ambito accademico, dopo un periodo di emarginazione, la Biografia sembra tornare al centro dell’attenzione. Che sia ancora attuale? Quali sono le sue prospettive oggi? Che cosa ha conservato dalla millenaria tradizione degli studi biografici? Ha saputo superare le varie forme di contestazione? Che cosa si può imparare da esse? Quali innovazioni tematiche e metodologiche procurano gli studi biografici? Qual è, oggi, l’importanza della biografia nella conoscenza dei fenomeni culturali? Queste sono alcune delle sfide della XII edizione del Convegno Internazionale Comunicazione e Cultura nella Romania Europea.

Tutti gli interessati – professori, ricercatori, dottorandi – sono invitati a riflettere sul carattere interdisciplinare di questa tematica e a proporre interventi presso le sezioni ormai consacrate del nostro Convegno Internazionale: lingua e letteratura latina, lingua e letteratura rumena, lingua rumena come lingua straniera, lingua e letteratura francese, lingua e letteratura italiana, lingua e letteratura portoghese, lingua e letteratura spagnola, didattica delle lingue romanze, intercomprensione delle lingue romanze, traduttologia, storia e studi culturali, musica e teatro, arti figurative, libro e biblioteca.

Facultatea de Litere, Istorie si Teologie

Calendario del convegno

  • L’XII-a edizione del convegno CICCRE si terrà nei giorni 14-15 giugno 2024, presso l’Università dell’Ovest di Timişoara, Bd. Vasile Pârvan, nr. 4.
  • La scheda di partecipazione verrà compilata entro il 1 maggio 2024, ed è disponibile sul sito del convegno ciccre.uvt.ro/it/ciccre/fisa-de-inscriere.
  • Comunicazione della risposta del Comitato scientifico entro il 15 maggio 2024.
  • La scadenza per l’invio dei contributi, ai seguenti indirizzi: ciccre@e-uvt.ro e valy.ceia@e-uvt.ro, presidente del convegno, è il 15 novembre 2024.
  • Gli Atti del convegno, Quaestiones Romanicae XII, verranno presentati nel giorno 13 giugno 2025.
Afis CICCRE 2024

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