Un affare di famiglia: biografia e autobiografia negli scritti di Grazia, Dora e Riccardo Pierantoni

Abstract: (A Family Affair: Biography and Autobiography in the Writings of Grazia, Dora, and Riccardo Pierantoni) The Mancini-Pierantoni family was certainly one of the most prominent families not only in Italy but also in Europe between the last pre-unification years and the first decades of the 20th century. Grazia Mancini, daughter of Pasquale Stanislao and Laura Beatrice Oliva, described a memorable page in the history of the Italian Risorgimento and the birth of the new state in her youthful diary, Impressioni e ricordi (1908), together with her parents' biography, recalling the years around the time of Unification in which the living room of the Mancini house had become a point of reference for many patriots in exile. Grazia, who later married Augusto Pierantoni, took particular care in preserving family memories, which she also disseminated in her other writings. These include the novel Alla vigilia (1896) and the novellas contained in the volume Un giornalista (1885) in which she recalls particular moments of life in the village of Centurano, in the province of Caserta, where the Pierantoni family had a villa and where Grazia herself had opened, at her own expense, a municipal kindergarten and a women's work school. Grazia passed on this passion for biography to her children: Dora, the third-born, published a portrait of her mother (Una alunna di Francesco De Sanctis, 1933), an autobiography (Una bimba dell’Ottocento, 1958) and a memoir of family memories (I Mancini di Castelbaronia, 1932). Riccardo, who died prematurely, also disseminated autobiographical memories in his pages such as Nella Campania felice (1898) and memoirs of historical figures as in the writing Fra madre e figlio (Dalla storia dei fratelli Bandiera, 1908).

KeywordsGrazia Mancini Pierantoni, Dora Pierantoni, Riccardo Pierantoni, Biography, Memory.

Riassunto: La famiglia Mancini-Pierantoni fu sicuramente una delle famiglie più in vista non solo in Italia ma anche in Europa tra gli ultimi anni preunitari e i primi decenni del Novecento. Grazia Mancini, figlia di Pasquale Stanislao e di Laura Beatrice Oliva, descrisse nel suo diario giovanile, Impressioni e ricordi (1908), insieme alla biografia dei genitori, una pagina memorabile della storia del Risorgimento italiano e della nascita del nuovo stato, rievocando gli anni a cavallo dell’Unità in cui il salotto di casa Mancini era divenuto un punto di riferimento per molti patrioti in esilio. Grazia, in seguito sposatasi con Augusto Pierantoni, ebbe particolare cura della conservazione delle memorie familiari che disseminò anche in altri suoi scritti. Ricordiamo, tra questi, il romanzo Alla vigilia (1896) e le novelle racchiuse nel volume Un giornalista (1885) in cui ella ricorda particolari momenti della vita presso il villaggio di Centurano, in provincia di Caserta, dove i Pierantoni avevano una villa e dove la stessa Grazia aveva aperto, a sue spese, un asilo municipale e una scuola di lavoro femminile. Grazia trasmise questa passione per la biografia ai figli: Dora, la terzogenita, diede alle stampe un ritratto della madre (Una alunna di Francesco De Sanctis, 1933), un’autobiografia (Una bimba dell’Ottocento, 1958) e una memoria di ricordi familiari (I Mancini di Castelbaronia, 1932). Anche Riccardo, prematuramente scomparso, disseminò nelle sue pagine ricordi autobiografici come Nella Campania felice (1898)e memorie di personaggi storici come nello scritto Fra madre e figlio (Dalla storia dei fratelli Bandiera, 1908).

Parole-chiave: Grazia Mancini Pierantoni, Dora Pierantoni, Riccardo Pierantoni, Biografia, Memoria.

Sectiune
Lingua e letteratura italiana
Pagina
293
DOI
10.35923/QR.12.02.23