Luigi Pirandello nelle biografie romanzate: Camilleri, Collura, La Spina
Abstract: (Luigi Pirandello in the Fictionalised Biographies by Camilleri, Collura, La Spina) The complicated events that marked the existence of Luigi Pirandello were a source of curiosity already during the writer’s life. The fruit of this interest is the well-known biography written by Federico Vittore Nardelli, L’uomo segreto: vita e croci di Luigi Pirandello, published by Mondadori in a first edition in 1932. In addition to being the work of an author who knew Pirandello in person, Nardelli's biography also boasts a sort of authorisation from the writer, thus providing posterity with an almost mythical image that Pirandello himself wanted to leave behind. In the second half of the century, various scholars proposed updated biographies resulting from further investigations and cleared of some of Nardelli's exaggerations. Towards the end of the century, however, attention shifted from Pirandello the writer to Pirandello the man as a result of the publication of the correspondence between the writer and Marta Abba. The result is a renewed interest in the psychology of the Sicilian author, connected or not to his work, that is dealt with in new biographies aimed at a much wider audience thanks to their fictionalised form, proposing highly subjective visions of a Pirandello transformed in novel character. From this perspective, the present work aims to comparatively analyse Andrea Camilleri’s Biografia del figlio cambiato (2000), Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello by Matteo Collura (2010) and L’uomo di zolfo. Il romanzo di Luigi Pirandello by Silvana La Spina (2023).
Keywords: Luigi Pirandello, biographic novel, character, subjectivity, Sicily.
Riassunto: Le complicate vicende che hanno segnato l’esistenza di Luigi Pirandello sono state fonte di curiosità già durante la vita dello scrittore. Frutto di questo interesse è la ben nota biografia scritta da Federico Vittore Nardelli, L'uomo segreto: vita e croci di Luigi Pirandello, uscita presso Mondadori in prima edizione nel 1932. Oltre a essere opera di un autore che lo conosceva di persona, la biografia di Nardelli vanta anche una sorta di autorizzazione da parte del biografato, fornendo così ai posteri un’immagine quasi mitica che Pirandello stesso voleva lasciare di sé. Nella seconda metà del secolo, vari studiosi propongono biografie aggiornate sulla base di ulteriori indagini e ripulite da alcune delle esagerazioni nardelliane. Verso la fine del secolo, l’attenzione viene però spostata dallo scrittore all’uomo Pirandello grazie soprattutto alla pubblicazione dell’epistolario tra Pirandello e Marta Abba. Ne risulta un rinnovato interesse per la psicologia dell’autore siciliano, collegata o meno alla sua opera, e raccontata in forma scorrevole in nuove biografie rivolte a un pubblico ben più ampio grazie alla loro forma romanzata, che propongono visioni fortemente soggettive di un Pirandello trasformato in personaggio. Da questa prospettiva, il presente lavoro si propone di analizzare in maniera comparativa la Biografia del figlio cambiato di Andrea Camilleri (2000), Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello di Matteo Collura (2010) e L’uomo di zolfo. Il romanzo di Luigi Pirandello di Silvana La Spina (2023).
Parole-chiave: Luigi Pirandello, romanzo biografico, personaggio, soggettività, Sicilia.