Identità dei popoli di Transilvania, Moldavia e Valacchia in alcune corografie del XVI secolo
Abstract: (Identity of the Peoples of Transylvania, Moldavia and Wallachia in some 16th Century Chorographies) In this essay we deal with the identity of the Transylvanian, Moldovan and Wallachian peoples in the light of the knowledge gained from reading some chorographic works of the sixteenth century. In particular, we have taken into account the work compiled by the Dalmatian Antonio Veranzio De situ Transsylvaniae, Moldaviae et Transalpinae, the Chorographia Transylvaniae (1550) by Georg Reichersdorff, the Transilvania by Antonio Possevino (1584), as well as both descriptions of Transylvania written by Giovanandrea Gromo in epistolary form in the years 1566–67. We also reported the considerations on this theme of the historian and poet Ascanio Centorio degli Ortensii, of the Paduan Francesco della Valle, of the Tuscan Enea Silvio Piccolomini and that of the musician Pietro Busto da Brescia as well. Antonio Veranzio, in particular, but in general all the writers mentioned above have emphasized the close coexistence and mixture of the numerous peoples who in ancient times inhabited the Balkan, Carpathian and the Danubian space. The Transylvanians, Moldovans and Wallachians, who descended from these peoples, had the main peculiarity of living in multiethnic, multicultural and multireligious regions.
Keywords: Chorography, Gianandrea Gromo, Moldavia, Antonio Possevino, Georg Reichersdorff, Transylvania, Antonio Veranzio, Wallachia.
Riassunto: In questo saggio ci occupiamo dell’identità dei popoli transilvano, moldavo e valacco alla luce delle conoscenze che possiamo ricavare dalla lettura d’alcune opere corografiche del XVI secolo. In particolare, sono state prese in considerazione l’opera del dalmata Antonio Veranzio De situ Transsylvaniae, Moldaviae et Transalpinae, la Chorographia Transylvaniae di Georg Reichersdorff (1550), la Transilvania di Antonio Possevino (1584), nonché le due descrizioni della Transilvania del bergamasco Giovanandrea Gromo redatte in forma epistolare negli anni 1566–67. Ci si è inoltre avvalsi di quanto scritto su questo tema dallo storiografo e poeta Ascanio Centorio degli Ortensii, dal padovano Francesco della Valle, dal toscano Enea Silvio Piccolomini e dal musicista Pietro Busto da Brescia. Antonio Veranzio, in particolare, ma in genere tutti gli scrittori qui menzionati hanno sottolineato la stretta convivenza e mescolanza dei numerosi popoli che in tempi antichi abitarono lo spazio balcanico, carpatico e danubiano e da cui sono discesi i transilvani, i moldavi e i valacchi, la cui principale peculiarità era appunto quella di vivere in regioni multietniche, multiculturali e multireligiose.
Parole chiave: Giovanandrea Gromo, Moldavia, Antonio Possevino, Georg Reichersdorff, Transilvania, Antonio Veranzio, Valacchia, corografia.