La scultura nei modi di dire italiani e la loro traduzione in serbo
Abstract: (Sculpture in Italian Idiomatic Expressions and Their Translation into Serbian) Being an integral part of every language, idiomatic expressions often represent a challenge for the translator. Many studies dedicated in recent years to the analysis and translation of idiomatic expressions are limited to the experience one has with mythology, religion, history, literature, the relationship with one’s own body and the coexistence with plants and animals, as well as natural phenomena. Taking into consideration that between language and culture there is an inextricable connection, evident above all in phraseological units, this paper aims to trace the presence of the language of sculpture in the formation of Italian idiomatic expressions. To narrow down the vast sculpture terminology, the terms will be grouped into two categories – the materials and tools of sculpture – among which we will search for those existing in idiomatic expressions to then discuss the possibility of their transfer to Serbian. The aim of this paper will be to identify examples of three degrees of equivalence: total equivalence (lexical and semantic), semantic equivalence and absence of phraseological equivalence. Thanks to the in-depth analysis of the idioms, it will be possible to identify the equalities, similarities and differences between their constituent elements and their conception in the two languages, which will facilitate the translation process.
Keywords: Italian language, idiomatic expressions, sculpture, translation, Serbian language.
Riassunto: Dato che fanno parte integrante di ogni lingua, i modi di dire rappresentano spesso una sfida per il traduttore. Numerosi recenti studi dedicati all’analisi e alla traduzione dei modi modi di dire si limitano all’esperienza che si ha con la mitologia, la religione, la storia, la letteratura, il rapporto con il proprio corpo e la convivenza con le piante e gli animali, nonché con i fenomeni naturali. Prendendo in considerazione che tra la lingua e la cultura esiste una connessione inestricabile, evidente soprattutto nelle unità fraseologiche, nel presente contributo ci si propone di tracciare la presenza del linguaggio della scultura nella formazione dei modi di dire italiani. Con l’intento di restringere la vasta terminologia appartenente alla scultura, i termini saranno organizzati in due gruppi – i materiali e gli attrezzi della scultura – tra i quali si cercheranno quelli esistenti nei modi di dire, dopo di che si metterà in evidenza la possibilità della loro trasposizione in lingua serba. Lo scopo di questo lavoro è individuare esempi di tre gradi di equivalenza: equivalenza totale (lessicale e semantica), equivalenza semantica ed equivalenza assente. Grazie all’approfondita analisi delle espressioni idiomatiche sarà possibile individuare le uguaglianze, le somiglianze e le differenze tra i loro elementi costitutivi e la loro concezione nelle due lingue prese in esame, il che favorirà il processo traduttivo.
Parole-chiave: lingua italiana, modi di dire, scultura, traduzione, lingua serba.