La diversità linguistica in Europa. Osservazioni dal punto di vista delle “piccole” lingue
Abstract: (Linguistic diversity in Europe. Observations from the view of “small” languages) The diversity of cultures and languages in the smallest spaces has always been a special feature of Europe. This diversity is expressed not only in the 36 official state languages in Europe, but also and in particular in at least 69 minority languages. There are 52 titular nations and at least 350 (linguistic) minorities in Europe. This heritage still remains partly unknown or misunderstood, also because in most European states there are no official surveys on the size of minorities and/or the language skills of the population. We are faced with the paradox that most states in Europe recognise the existence of national and linguistic minorities, but fail to survey what is a crucial element in the definition of a minority: the ‘number’.The aim of this article is to provide a rough quantitative overview of the languages spoken in Europe, both majority and minority, and then to trace their development in recent decades since the fall of the Berlin Wall using the States with Romance languages as examples. The sobering result is that autochthonous linguistic diversity in Europe is on the decline. But this is not a ‘natural law’, without exception: there are also growing minority communities. The good practices implemented in the Ladin minority in South Tyrol (Italy) reveal e.g. some sociolinguistic framework that allow communities to behave differently from the most and thus contribute to the strengthening of Europe’s linguistic and cultural diversity.
Keywords: cultural diversity, linguistic diversity, national languages, minority languages, sociolinguistic developments.
Riassunto: Una grande diversità culturale e linguistica in uno spazio geografico relativamente piccolo è da sempre una delle caratteristiche dell’Europa. Questa diversità si esprime non solo nelle 36 lingue ufficiali degli Stati europei, ma anche e soprattutto in almeno 69 lingue minoritarie. In Europa ci sono 52 nazioni titolari e circa 350 tra minoranze etniche, linguistiche e religiose autoctone. Questo patrimonio rimane tuttora in parte sconosciuto o misconosciuto, anche perché in molti Stati europei non sono previsti rilevamenti ufficiali sulla composizione etnica o sulle competenze linguistiche della popolazione. Si è di fronte al paradosso che gran parte degli Stati d’Europa riconosce l’esistenza di minoranze nazionali e linguistiche, ma non provvede alla ricognizione di quello che è un elemento cruciale per la definizione di una minoranza: la consistenza numerica. Questo articolo si pone come obiettivo di fornire una panoramica generale in chiave quantitativa sulle lingue parlate in Europa, sia di maggioranza che di minoranza, per poi tracciarne lo sviluppo negli ultimi decenni, dopo la caduta del muro di Berlino, prendendo come esempio gli stati di lingua romanza. I dati a disposizione mostrano che la diversità linguistica autoctona in Europa è in declino. Ma non si tratta di una legge naturale, senza eccezioni: ci sono anche comunità di minoranza in crescita. Le buone pratiche messe in atto nella minoranza ladina dell’Alto Adige (Italia) rivelano per esempio alcune condizioni quadro che permettono a queste comunità di comportarsi in maniera differente di molte altre, e di contribuire perciò al rafforzamento della diversità linguistica e culturale dell’Europa.
Parole-chiave: Diversità culturale, Diversità linguistica, Lingue nazionali, lingue di minoranza, sviluppi sociolinguistici.