Immaginario fantascientifico tra satira e malinconia, pessimismo e idealismo cosmico nella commedia Un marziano a Roma di Ennio Flaiano
Abstract: (Science-Fiction between Satire and Melancholy, Pessimism and Cosmic Idealism in A Martian in Rome by Ennio Flaiano) Ennio Flaiano (Pescara, March 5, 1910 - Rome, November 20, 1972) was a writer, journalist, film critic and Italian playwright. He wrote the comedy, A Martian in Rome, represented in 1960 in the Lyric Theatre of Milan. Even though it was a failure, it is a very important summary of issues, ideas and language of Flaiano. It tells the extraordinary descent of a Martian extra-terrestrial, named Kunt, in Rome where initially arouses amazement and veneration in the Roman people, feeding the dream of a better life, a universal renewal similar to the apocalypse. Kunt becomes a "star" of the show chased everywhere by the press and the photographers, invited in a lot of ceremonies, while the objective of his journey on earth is "to see, know, live, love the next ". The comedy is divided into seven panels as, beyond the dialogues, there are songs, poems, music and ballets. The perspective of the Martian allows the author to make critic allusions to the Italian society of the sixties characterized by the run after the welfare and consumption, where spiritual values are lost and man is unable to celebrate the rise of a new start or change, represented by the Martian. There are satirical and melancholic elements such as: Italy is defined as "the country without imagination", dominated by boredom and intellectual inertia, where people think only of fun, joy, sex and food (p. 92). Rome is a corrupted "sleeping city" in the glorious past that carries through with its pleasures. The play also combines cosmic pessimism (especially of Leopardi's mold) and cosmic idealism and looks for a balance between the two elements to survive.
Keywords: satire, cosmic idealism, cosmic pessimism, survive, melancholy.
Riassunto: Ennio Flaiano (Pescara, 5 marzo 1910 – Roma, 20 novembre 1972) è stato uno sceneggiatore cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano. Scrisse Un marziano a Roma, una commedia rappresentata nel 1960 al Teatro Lirico di Milano. Si rivelò un insuccesso, ma è la più impegnativa sintesi dei temi, idee e linguaggio di Flaiano.Narra la straordinaria discesa di un marziano extraterrestre, di nome Kunt, a Roma dove inizialmente desta nei romani meraviglia e venerazione, alimentando il sogno di una vita migliore e di un rinnovamento universale simile all’Apocalisse. Kunt diventa, però, suo malgrado, una star dello spettacolo inseguito dovunque dalla stampa e dai fotografi, partecipando a moltissime cerimonie mondane, mentre l’obiettivo del suo viaggio sulla terra è vedere, conoscere, vivere, amare il prossimo. La prospettiva fantascientifica del marziano permette all’autore di fare allusioni critiche alla società italiana contemporanea negli anni sessanta caratterizzata dalla rincorsa al benessere e ai consumi, in cui i valori spirituali sono persi e l’uomo é incapace di celebrare il sorgere di un nuovo inizio rappresentato dall’arrivo del marziano. Sono presenti elementi satirici e malinconici: l’Italia è definita come paese senza immaginazione, dominato dal tedio e dall’inerzia intellettuale, in cui la gente pensa solo al divertimento, al piacere, al sesso e al ventre. Roma è corrotta città dormiente nel glorioso passato, che porta a fondo con i suoi piaceri.
Parole chiave: satira, idealismo cosmico, pessimismo cosmico, ricerca di equilibrio per sopravvivere, malinconia.